Form di conversione: 6 ragioni per cui le persone non la compilano

Form di conversione

Quante form hai compilato nella tua vita di internauta? Io decine, se non centinaia, e ti assicuro che benedico ogni volta la compilazione automatica di Google Chrome, che mi salva spesso e volentieri dal noiosissimo compito dell’inserimento a mano di nome, email, numero di telefono, ecc ecc. Bene, se le form riescono ad annoiare persino noi marketer, figuriamoci quanto entusiasmeranno i visitatori dei nostri siti web.

Il nostro compito è quello di assicurarci che le form abbiamo un certo appeal, o perlomeno, che non scoraggino anche il più motivato dei visitatori. Per darvi qualche dritta, ho elencato alcune delle ragioni più comuni per cui le persone, arrivate alla fatidica prova della compilazione della form, abbandonano la landing page senza lasciare i dati.

Quindi, se vuoi più conversioni, dovresti iniziare evitando questi 3 errori.


1# LA FORM DI CONVERSIONE RICHIEDE TROPPI DATI
Hai creato un sito perfetto. Chiara nell’esposizione del messaggio e dell’offerta, equilibrata nell’inserimento solo delle informazioni necessarie, senza distrazioni di sorta, perfettamente in linea con le aspettative del cliente.

Eppure la form non viene compilata. Perchè?! Vai a rileggerti le informazioni richieste, e ti accorgi che aver chiesto al tuo visitatore anche la taglia dei pantaloni.

Bene, adesso fai un piccolo test. Pensa alla tua form come ad una valuta, soldini sonanti.

Ed ora fatti una semplice domanda: tu pagheresti quanto richiesto per ottenere ciò che offri? Daresti tutti quei dati per ottenere quello specifico ebook? Se la tua risposta è NO, allora c’è qualcosa da rivedere nel tuo modulo di richiesta.

Ad esempio, se stai offrendo un workshop gratuito in una location esclusiva, ok, è accettabile che tu possa chiedere molte informazioni ai tuoi visitatori, ma se la tua offerta è un modello che faciliti la compilazione di un calendario editoriale (realizzabile tranquillamente con un documento di Google Drive) allora, la richiesta di una email è tutto oro che cola.


2# I DATI RICHIESTI RENDONO LA FORM TROPPO INVASIVA
Abbiamo detto più volte che la profilazione del cliente, o potenziale cliente, è un’attività importante e le informazioni che si ottengono molto preziose.

Questo però non significa che le form debbano essere sfacciate. L’unico risultato che otterrai sarà farli scappare a gambe levate. Quindi non chiedere informazioni eccessivamente personali o sensibili, neanche in caso di offerte dedicate a clienti già fidelizzati. Possono diventare un boomerang.

Per informazioni troppo personali intendo, ad esempio, orari in cui possono essere contattati, o, peggio, il codice fiscale (a meno che tu non sia l’INPS…)

Detto questo, considera che i tuoi visitatori, molto probabilmente, hanno soglie diverse per valutare una richiesta invasiva o meno. Ciò che un cinquantenne riterrà invasivo, potrebbe non esserlo per un millennial.

Per evitare pericolosi scivoloni, ponendo al tuo pubblico domande inopportune, imposta un A/B test sulla form; immagina le tue buyer personas ed inserisci domande diverse, così da valutare i risultati in merito alle conversioni.

3# LA FORM NON È OTTIMIZZATA PER I DISPOSITIVI MOBILE
Ultimo errore da evitare, ma sicuramente non meno importante dei precedenti considerata la costante crescita dell’utilizzo degli smartphone per accedere ad internet, è non considerare che le persone potrebbero voler compilare la form direttamente dai dispositivi mobile.

Prova a pensare all’ultima volta che hai tentato, da smartphone, la registrazione ad un sito non responsive che ti sembrava interessante… il più delle volte, si tratta di un’esperienza esasperante. Affatto divertente per il visitatore, ma sicuramente disastrosa per il marketing.

Bene, inutile dire che, di base, il sito dovrà essere responsive, quindi ottimizzato per qualsiasi dispositivo, ma possiamo fare di più. Infatti è possibile creare una landing page esclusivamente per i fruitori da mobile, apportando le modifiche necessarie a rendere agevole l’esperienza di conversione tramite questi dispositivi.